Abstract:
Inside the limit è uno dei progetti derivanti dal workshop RE Move il cui scopo era quello di intervenire sull area di progetto tenendo conto di una serie di caratteri salienti per poi farli diventare punti di forza da approfondire e su cui basare l idea progettuale. L area in questione è a Colle S .Marco in particolare l attenzione è focalizzata sulle tre cave di travertino come cava Giuliani. Il colle domina da sud la città di Ascoli Piceno ed è il colle più sacro alle memorie degli ascolani poiché legato avicende belliche che hanno visto come protagonisti i partigiani ascolani. Sono diverse le tematiche che si individuano in questi luoghi come ad esempio : arte natura belvedere religione guerra e cave di travertino. Il luogo trasmette particolari suggestioni che hanno ispirato molti artistilocali e non nella realizzazione di quadri sculture e altre opere. Fondamentale è stata la partecipazione di Giuliano Giuliani che oltre ad essere l artista di numerose sculture in travertino è anche il proprietario di una delle tre cave . La morfologia del luogo segnata da depressionisignificative pareti scoscese e blocchi tagliati artificialmente è servita per suggerire delle strategie di azione. La strategia scelta è incentrata sul riconoscimento dei limiti intesi come margini visivi che delimitano le depressioni delle cave. I limiti individuati sono caratterizzati da segninaturali e segni artificiali derivanti dai lavori di estrazione del materiale. Proprio da questa presa di coscienza nasce il concept dell intervento che vede la sovrapposizione di un limite artificiale al margine naturale entrambi collegati da un unico segno lineare e netto . Questi tre segni si concretizzano in un percorso espositivo scavato nella roccia che all esterno è visibile solo in alcuni punti per mantenere inalterato il paesaggio della cava. Il percorso collega le prime due cave e si inserisce nel contesto introducendo una gerarchia funzionale che parte dal laboratorio artisticodi Giuliani prosegue nelle stanze espositive progettate e termina nella cava successiva che permette al visitatore di godere della vista sulla natura. Nonostante si tratti di ambienti scavati nella roccia il contatto con l esterno è intermittente ma non scompare mai. Il visitatore si incammina in una successione di stanze che entrano in relazione con l esterno tramite dei tagli laterali che possono essere punti di luce o punti di affaccio si prosegue fino a ritrovarsi su una passerella completamente esterna che si affaccia sulla cava per poi rientrare nel percorso scavato dove nella parte finale è inserito un volume estraneo che accoglie una sala conferenze con un versante completamente rivolto verso l esterno.Chi intraprende questo percorso mantenendosi lungo il corridoio di collegamento percepisce uno spazio che si dilata . poi si restringe finoa diventare un tunnel per poi dilatarsi ulteriormente o protendersi anche verso l esterno. Questo mutamento dello spazio permette di ispezionare i margini rocciosi in modo sempre differente e singolare poiché il percorso invoglia ad affrontare l esperienza seguendo proprie sensazionilegate al singolo individuo e non a un esperienza collettiva.