Abstract:
I cambiamenti climatici sono un fenomeno di cui sentiamo parlare sempre più spesso. Lo scenario che si prospetta è desolante. Negli ultimi anni si è assistito ad un aumento globale dei consumi con un picco di 100 miliardi di tonnellate di materiali utilizzati ogni anno che ha portato ad un inevitabile innalzamento delle emissioni di CO2 e ad un conseguente aumento delle temperature e dei fenomeni atmosferici avversi. nPer porre rimedio a questa drastica situazione l'unione europea ha messo in atto due diversi programmi d'azione: la diminuzione del 55% delle emissioni di gas serra (GHG) entro il 2030 ed un Europa a impatto 0 (neutralità climatica) entro il 2050. La questione ambientale è un punto cruciale che rientra in piani d'investimento sia a livello internazionale che nazionale come il pnr e il pnrr in Italia. In questi piani si mira a migliorare oltre che l'energia rinnovabile l'agricoltura sostenibile l'efficienza energetica ed i trasporti anche la cosiddetta Economia circolare. Quest'ultima gioca un ruolo chiave nei diversi programmi d'azione perchè permette di pianificare il riutilizzo dei materiali nei cicli produttivi successivi riducendo al massimo gli sprechi. L'economia circolare è una definizione generica entro la quale rientrano diverse scuole di pensiero (biomimetica economia delle prestazioni ecologia industriale design rigenerativo e dalla culla alla culla) ma con un unico obiettivo: ottimizzare la vita utile del prodotto. Per far sì che ciò si realizzi vengono messe in atto diverse strategie di progettazione come la riparabilità l'adattabilità il disassemblaggio la rigenerabilità ed il riciclo. Uno dei settori che ha un maggior bisogno d'intervento sono i Raee (rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche). Nel 2019 a livello globale sono stati prodotti 53 6 milioni di Raee. Entro il 2030 la quantità di rifiuti elettronici si aggirerà sulle 75 milioni di tonnellate. È quanto emerge dal rapporto The global e-waste monitor 2020. Nel 2019 i paesi europei hanno generato 12 milioni di tonnellate di rifiuti elettronici: 16 2 kg pro capite. Solo il 42 5% di questi è stato correttamente riciclato. Andare ad intervenire su una migliore gestione di questi rifiuti permetterebbe non solo un miglior riciclo/riutilizzo ma anche una minore quota di importazione di metalli preziosi da paesi esteri. I Raee vengono distinti principalmente in due categorie: domestici e professionali. Il percorso di ricerca si è indirizzato verso i Raee professionali per via dell'uso più intenso che ne viene fatto di questi prodotti e della maggior facilità con cui un'azienda può prendersi in carico la loro manutenzione/smaltimento.