Abstract:
Situato nella zona industriale della località torre del parco il nuovo complesso del polo scientifico e tecnologico dei beni culturali si articola sulle preesistenze di piccoli edifici originariamente utilizzati per la detenzione dei prigionieri di guerra e diventa occasione di inaspettate funzioni pubbliche o meno come ad esempio attività di ricerca esposizione e formazione all interno di un tessuto marginale. L intervento in questione ha la capacità allo stesso tempo di contrastare e sovvertire il senso del testo territoriale-paesistico urbano e architettonico introducendo in esso tematiche completamente opposte rispetto a quelle presenti. L esistente non può essere considerato esclusivamente come qualcosa che va proseguito attraverso la riconferma delle modalità della sua costruzione ma come un entità in continua evoluzione che può produrre al limite alternative radicali al proprio assetto strutturale e formale. Ed è proprio da questo concetto che l intervento di progettazione procede con l installazione di una galleria esterna che va a fiancheggiare il lato lungo della preesistenza data da una struttura in acciaio che va ad ospitare vetrate opache e schermature solari. L obiettivo di questa galleria d arte completamente in acciaio è quello di ampliare lo spazio espositivo interno ponendolo a contatto con la natura e con il contesto circostante e soprattutto stabilire un rapporto di tensione con la vecchia struttura. L intero telaio della galleria poggia sopra un percorso che va ad avvolgere nella quasi sua totalità la casermetta composto da un piano di calpestio sopraelevato e anch esso in acciaio. L intervento è frutto di un procedimento di demolizioni di diverse porzioni della struttura come la copertura per dare spazio all innesto di questi nuovi volumi esterni ed interni. La strategia progettuale è quindi quella dell innesto di nuovi volumi che hanno la capacità di estendere la superficie utile della casermetta e rendere fruibili anche gli spazi esterni della stessa.