Abstract:
Un anno fa ho perso mia mamma a causa di un tumore al seno. Vivere accanto a lei durante la malattia ha suscitato in me una profonda determinazione a mettermi al servizio di coloro che come lei devono affrontare le sfide imposte dalla vita. Questa esperienza personale ha alimentato il mio desiderio di contribuire al miglioramento delle condizioni di cura per i pazienti oncologici ispirandomi a intraprendere un percorso di studio in ambito medico e sanitario. In particolare ho deciso di focalizzare la mia attenzione su un presidio sanitario di fondamentale importanza: il catetere venoso dispositivo che garantisce la comunicazione con il sistema venoso del paziente permettendo la somministrazione sicura e continua di farmaci per via endovenosa direttamente nel torrente circolatorio. Dopo una meticolosa analisi di tutte le tipologie di accessi vascolari disponibili ho scelto di concentrare la mia ricerca sul PICC (Catetere venoso Centrale a Inserzione Periferica). Il PICC è un dispositivo cruciale per molti pazienti che necessitano di terapie endovenose prolungate in particolare per coloro che sono affetti da patologie oncologiche. Un vantaggio significativo del PICC è che elimina la necessità di pungere ripetutamente le vene per ogni somministrazione di farmaci riducendo così il dolore e il disagio per il paziente. Inoltre il PICC può rimanere impiantato per periodi di tempo prolungati anche per mesi consentendo una gestione più agevole e meno invasiva delle terapie a lungo termine permettendo spesso la gestione domiciliare di queste ultime. Per approfondire la mia ricerca ho intervistato diversi infermieri specializzati nell impianto del PICC raccogliendo preziose informazioni sulle difficoltà e le esigenze pratiche legate all uso quotidiano di questo dispositivo. Inoltre mi sono confrontata con l associazione contro il tumore al seno Zitto Cancro che mi ha fornito ulteriori prospettive sull impatto che questo dispositivo ha sulla vita di tutti i giorni. Il mio progetto di tesi propone una soluzione innovativa mirata a migliorare ulteriormente l utilizzo del PICC. L obiettivo principale è agevolare il disassemblaggio e l eventuale assemblaggio di alcuni componenti del catetere venoso rendendo così più semplice e meno ingombrante la gestione del dispositivo soprattutto in contesti extraospedalieri. Questa modifica potrebbe portare vantaggi significativi in ¿¿termini di praticità e sicurezza facilitando l uso quotidiano del PICC da parte dei pazienti e del personale sanitario. La mia speranza è che questo studio possa contribuire a migliorare la qualità della vita dei pazienti oncologici offrendo loro dispositivi più efficienti e facili da gestire. L idea di poter alleviare anche solo in parte le difficoltà che i pazienti e le loro famiglie affrontano quotidianamente mi spinge a proseguire con impegno e dedizione in questo.